La mia famiglia di emigranti

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ProfessoreLa storia visibile della mia famiglia comincia con mio nonno. Quella di prima la ignoro. Originario dei Manni, frazione di Beltiglio, giovanissimo e poverissimo andò in America a cercare fortuna. A New York, dopo un periodo di “quarantena†sul piroscafo, scese a terra e si diede a fare tutti i mestieri, compreso quello di vendere alcool durante il Proibizionismo. Lo ricavava dal legno. Egli fu uomo capace a tutto e capace di tutto. Col tempo trovò una giusta sistemazione in una ditta di pullman. Lavorava di notte e faceva sacrifici per mandare soldi alla famiglia che intanto si era creata nei suoi brevi ritorni in Italia.

Il Seccatore

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ProfessoreChe gran bella giornata quel mercoledì di marzo. Il sole inaspettato aveva sciolto di buon mattino la gelata notturna e faceva capolino tra le dolci brume, foriere di una primavera forse precoce. Ed era il mio giorno libero!

A metà mattinata calai dalla Pacevecchia al Corso, desideroso di prendere un caffè con qualche buon amico e fare due chiacchiere suscettibili di diventare quattro. Mi guardai intorno a trecentosessanta gradi. Poco lontano scorsi Nicola , avvocato e mio ottimo amico. Spesso si ferma a salutarmi. Quel giorno filava a passo di garibaldino e mi gratificava col suo miglior sorriso sotto i baffetti da damerino. Poco dopo mi incrociò Don Aristide, frettoloso, mani sulle parti molli, e via! A questo punto è la volta del politico: toccata e fuga (novello Beethoven). E qui la folgorazione! Ma vuoi vedere che niente niente io sono un rompiballe?

Al mio Prof. appassionatamente

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ProfessoreEra la mattina di un giorno di primavera  piena di fiori, accompagnata dal canto degli uccelli, la temperatura mite e i ciliegi in fiore quella mattina che entrai in una delle tante  5^ del vecchio e glorioso Istituto dove insegnavo materie giuridiche ed economiche. Al mio saluto pochi alunni si alzarono in piedi, gli altri erano accucciati con la testa tra le braccia appoggiata sul banco.

 

Le Mie notti con Dolores (Dialoghi tra me e una bella fioraia)

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di Domenico Rossi

Dolores, gioia mia, noi uomini abbiamo un Padre che pensa a noi e siamo nella mente di un Dio che ci premia o castiga. La vita, le nostre vite, sono il terreno su cui si gioca l’eterno conflitto tra il bene e il male, con alterne vicende. La Storia è cominciata nel paradiso terrestre quando all’uomo fu comandato dal Padre di non compiere una determinata azione. Egli fu lasciato libero di decidere. L’uomo, abbacinato dalla prospettiva di potenza che gli avrebbe attribuito la trasgressione, accettò l’invito della donna, irretita dal maligno, orientata e consapevole, e trasgredì. Cacciato dall’Eden continuò macchiandosi le mani del sangue di Abele. Il resto è mitologia e Storia.

Diario di un professore

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Professoredi Domenico Rossi

Erano anni che stava buttato lì in mansarda quello scatolone. Apren­dolo stamane, ho sentito le voci dei miei allievi. Quanti da trentacinque anni a questa parte! Non ricordo i co­gnomi ma i volti sì . Ricordo pure la  â€œfame†che ho fatto da supplente di lungo corso ad ore annualmente va­riabili. La povertà, vegliata come un angelo dalla mia dignità, rimaneva nascosta dietro la facciata di mattoni rossi di cui era rivestita la mia casa.  

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