"La richiesta è in contrasto con i principi costituzionali"

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Il presidente del Consiglio comunale Giuseppe Fantasia, ha inviato ieri una nota al capo gruppo consiliare Nino Rossi e per conoscenza alla Prefettura di Benevento, nella quale spiega i motivi per cui non è possibile convocare un Consiglio comunale d'urgenza  con all' ordine del giorno "I lavori di recupero del Castello medioevale - valutazioni e determinazioni", così come richiesto dalla compagine consiliare "Unità democratica per il Comune".  Precisamente, nella missiva Fantasia precisa come "l'articolo 42 del decrèto legislativo 267/2000, nello stabilire che il Consiglio sia l'organo di indirizzo politico e amministrativo ne ha individuato le competenze elencandole in una serie di atti fondamentali, ed il successivo articolo 43 attribuisce ai consiglieri il diritto di chiedere la convocazione del Consiglio secondo le modalità di cui articolo 39 del decreto legislativo 267".

E poi, afferma: "La competenza attribuita ai consiglieri comunali (così come sottolineato dalla Giurisprudenza Consiglio di Stato 283 del 2007) è circoscritta agli atti fondamentali di natura programmatoria o aventi un elevato contenuto di indirizzo politico. In questo caso, la richiesta avanzata non rientra tra le materia di competenza, di cui all' articolo 42 del decreto legislativo 267 del 2000, ma assume le caratteristiche di un sindacato ispettivo. Atto quest'ultimo che è di competenza della Giunta comunale. E, lo stesso Statuto comunale (all'articolo 44 comma 3.14) stabilisce che i progetti preliminari, definitivi ed esecutivi delle Opere pubbliche rientrano nelle competenze dell'Esecutivo. Pertanto, non posso dar luogo a quanto richiesto poiché in contrasto con i principi costituzionali". Inoltre, sempre in merito a tale richiesta Fantasia evidenzia un'ulteriore perplessità:  "La nota inviata dal gruppo di opposizione è firmata da quattro consiglieri, ma tra queste firme la mia impressione è di riconoscerne solo una, in quanto da una comparazione con altri documenti sembrerebbe che le firme non siano uguali". Dunque, fermo restando l'impossibilità di convocare il Civico consesso per l' argomento in questione il presidente del Consiglio comunale auspica "una conferma, da parte della stessa compagine consiliare, che tale richiesta sia stata volontà unanime dei consiglieri firmatari" .

Fonte: Il Sannio Quotidiano

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